Rilascio in natura di un esemplare di Falco pellegrino

Rilascio in natura di un esemplare di Falco pellegrino

E’ volato via velocissimo, arte in cui i Falchi pellegrini (Falco peregrinus) sono maestri. Basti pensare che in picchiata possono raggiungere anche i 300 km/h.

Lasciato il proprio nido, era stato rinvenuto in difficoltà dopo un primo tentativo di involarsi non andato a buon fine. Raccolto da alcuni operai, ha trovato temporanea ospitalità presso la segreteria dell’OMV Napoli, prima di essere affidato alle cure specialistiche dei Medici Veterinari operanti presso il CRAS/CRIUV che lo hanno avviato ed assistito nel percorso di riabilitazione specialistica alla fine del quale è stato ritenuto pronto a riprendere la sua vita in natura.

In occasione del convegno “La Medicina Veterinaria – ieri, oggi e domani”, evento nel quale, alla presenza di autorevoli ospiti della Sanità Pubblica Veterinaria, si è discusso di “One health” e delle prospettive future della medicina veterinaria, il CRIUV ed il CRAS hanno partecipato attraverso il rilascio in natura del Falco pellegrino.

La restituzione al suo ambiente naturale del rapace sottolinea l’attenzione posta alla gestione ed al monitoraggio epidemiologico degli animali, ed in particolare della fauna selvatica, nel panorama della tutela della salute pubblica.

Di fatti, è stata l’occasione per sottolineare, vista anche la ormai nota origine della recente situazione sanitaria pandemica, l’importanza di un approccio “One health” che veda il Medico Veterinario al centro di questo processo.

E’ stato ribadito, alla presenza dei nuovi iscritti che hanno contestualmente prestato il solenne giuramento di rito, che in particolare gli esemplari appartenenti alla fauna selvatica rappresentano delle formidabili “sentinelle ambientali” in grado di rivelare lo stato di salute dell’ambiente e di fornire elementi preziosi in ottica di prevenzione delle zoonosi emergenti per la tutela della salute pubblica.

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